lunedì 29 novembre 2010

Io quattordicenne...coraggioso

Io sono un prode ragazzo di 14 anni, coraggioso fino al midollo. Ogni giorno,senza timore e senza paura, mi alzo e vado a scuola-che si trova a meno di un chilometro- con arduo impegno e con passo intrepido. Fatta la mia audace colazione, esco. La scuola è una costruzione di mattoni rossa, che con grande difficoltà riesco ad affrontare audacemente. Ci vado volentieri senza indugi perché lì ho i miei amici, e poi mi piace imparare cose nuove, avendo così sempre più coraggio nell'affrontare la scuola! A pranzo vado a mensa intrepidamente e mi faccio delle risate. Per andarci, però, devo affrontare baldanzosamente un noiso semaforo. Dopo le ore del pomeriggio, a dipendenza del giorno ho le mie ardite lezioni di piano, clavicembalo, timpano. Verso le 19:00 rincaso senza indietreggiare e ceno con mamma e papà-persino più coraggiosi di me-, poi faccio i miei ardui compiti, mi dedico senza indugi un momento a Facebook e... via col grande coraggio di cui sono dotato sotto il piumino.

lunedì 22 novembre 2010

Esercizi di stile:modo scientifico

Mi trovavo sulla linea S, una linea sempre presa di mira dagli autisti, quando mi trovai davanti un soggetto di circa trecentododici mesi, avente un cappello piuttosto inclinato con una semplice cordicella intrecciata con dei fili di materiale di bassa qualità a differenza del solito nastro ed un collo insolitamente rialzato rispetto alle spalle, come se gli avessero modificato il genoma. La gente usciva dal veicolo ed il personaggio in questione s'infuriava con un'altra persona rimproverandolo di spingerlo ogni volta che un'altro uomo scendeva dal mezzo di trasporto alimentato a benzina senza piombo 98, con tono lamentoso e pretese di cattiveria. Non appena vide un posto che non era soggetto alla presenza di qualcuno su di esso, vi si sedette con una calma pressoché inesistente. Due ventiquattresimi di giorno più tardi lo rividi in quella piazza costruita con una buona geometria,meglio conosciuta come Cour de Rome,dinanzi alla prestigiosa Gare Saint-Lazar. Era insieme ad un suo pari che gli diceva con un linguaggio piuttosto volgare: "Dovresti far mettere un bottone in più al soprabito". Infine con un gesto poco aggrazziato gli mostrò in quale punto del vestito dovesse mettere il bottone(alla sciancaratura), con tanto di spiegazione su tale affermazione.

lunedì 8 novembre 2010

Spunti per esporre le tue idee,scrivendo...

<<È questo lo spirito che deve animarci anche oggi: gli uomini di tutti i Paesi devono essere liberi di scegliere e praticare la loro fede>>.
Secondo me quello che dice Obama è una cosa che tutti i paesi dovrebbero fare, cioè lasciare all'uomo la libertà di credere in una qualsiasi fede se esso lo desidera, e non solo in quella predominante o quella più praticata nel paese.
Da parte mia ho avuto la fortuna di crescere in uno Stato dove si può avere una qualsiasi fede, non come in altri dove se ti vedono con la croce al collo ti linciano. Penso che la gente attorno a me, quelle persone con cui vivo la vita di tutti i giorni, si senta ugualmente libera di credere nella propria fede.
Ovviamente anche se in un Paese c'è la libertà di religione, non vuol dire che in quel posto tutti vadano d'accordo e rispettino le scelte degli altri. Infatti c'è un forte morbo che serpeggia tra la gente anche al giorno d'oggi: il pregiudizio. Questa malattia non colpisce l'organismo in sé, ma più che altro influisce sui pensieri della gente. Esso è perlopiù ereditario: se tuo padre per esempio ha vissuto una guerra tra il suo Stato e quello confinante,è molto probabile che alla fine pensi che tutte le persone che vivono lî siano cattive ed è altrettanto probabile che lui ti trasmetta questa modalità di pensiero. In definitiva non è solo sbagliato pensarla così, ma anche assecondare la persona che cerca di importi di pensarla in questo modo è del tutto inerente alla nostra natura, perché noi siamo nati con un cervello in grade di riflettere da solo che non ha alcun bisogno di qualcun altro per funzionare.
L'anno scorso non abbiamo lasciato costruire i minareti, secondo me solo per due motivi: il primo,non volevamo dare più potere ai mussulmani di quello che non avevano già anche se avevamo solo paura, visto che certi attentati comandati da Al-Qaeda ci avevano messo in testa che loro sono tutti terroristi e secondo perché noi non possiamo costruire chiese in certi loro Stati, quindi noi abbiamo votato contro la costruzione dei minareti per ripicca.
Anche in questo caso, come spiegato prima, ha agito in parte il pregiudizio. Questo fatto di Al-Qaeda ci ha fatto pensare che tutti gli islamici siano terroristi e di conseguenza anche la religione ne è stata toccata.
Infine finché continueremo a nutrire odio e a vedere solo il male delle persone, il pregiudizio esisterà e la libertà di religione non sarà mai definitivamente approvata da tutti i popoli.

lunedì 18 ottobre 2010

Mio Nonno

Io sono un bell'uomo ben piantato in terra, rosso di capelli e anche molto disordinati devo aggiungere, pieno di gioia di vivere. Ho preso in sposa una  donna così bella da sembrare una regina ma tutti i figli che le ho fatto fare non mi impediranno di restare sino all'ultimo un gentiluomo. Non sono andato a scuola, e mi arrabbio quando mi dicono che la terra gira! Trovo che il più bel cognome al mondo sia Riccobuono e pur ammetendo che, essendo povero, non posso desiderarlo nemmeno, piango perché non mi è toccato.
La mia passione sono gli uccelli. Ho un merlo di scoglio che tengo in gabbia: è nero, fierissimo, con il fuoco negli occhi  per la rabbia di sentirsi prigioniero.
Quando attraverso il cimitero, affretto il passo, perché non mi piacciono quei luoghi, così pieni di morte; e se scopro piantati nell'orto i crisantemi, li sradico uno per uno con impazienza.
Mi conservo arzillò da un sacco di tempo. In vita mia non ho mai avuto un raffreddore, non ho mai preso una medicina in vita mia. Ora vado a dormire, non ho voglia di cenare, mi sento parecchio stanco salendo le scale. Sdraiandomi nel letto mi sento sempre più debole ed arrabbiato, perché credo la vita mi stia abbandonando. Chissà, forse in fondo strappare crisantemi era comunque inutile.

lunedì 4 ottobre 2010

La descrizione oggettiva

Questa famiglia è composta da due genitori e quattro figli, due femmine e due maschi.
La metà della famiglia porta gli occhiali, i genitori e una delle due figlie.
Il padre è vestito elegantemente mentre la madre porta una maglietta bianca. Uno dei due figli  porta  una camicietta azzurra mentre l'altro fratello non si vede cos' ha addosso. Una figlia porta una  maglietta nera e l'altra un abito a fiori. I bambini hanno tutti capelli biondi mentre i genitori neri. Una delle figlie ha perso un dente. Il padre porta la barba e quasi tutti hanno il mento appuntito.

lunedì 27 settembre 2010

Maleducato

                      
Strano,mi sembra di essere da un'altra parte ed adesso sto qui a sputacchiare ed a beffarmi degli altri.Solo ora mi accorgo quanto sia brutta mia moglie.Ed in piu' mi arriva pure quel brutto babbione del mio vicino a farmi le facciacce.
-Ma perché mi fa le facciacce caro vicino?-
-Perché hai incominciato te!-
-Stolto!Io non lo farei mai!-
-Ma cosa dici,che lo fai sempre,tipo col tosaerba,con la caldaia...Incominci sempre te!-
-Ma stattene zitto brutto vegio decelebrato,che sei cosi' brutto che stai facendo piangere il bambino vicino a te!-
-Caro,smettila di importunare il vicino.-
-Sta zitta anche te brutta nasona,che ti ho sposato solo per l'eredità!-
-Cosa!?!Eretico!Stolto!Blasfemo!-
-Intanto,mio caro vicino,il bambino è spaventato non da me,ma da quel vecchio tutto pelato.-
-Se,se.-
Subito dopo mi svegliai,di nuovo nella vita reale.

giovedì 16 settembre 2010

Carta d'impegno,di paure di sogni!

E' il 2025,lavoro alla Raiffeisen come capo.
Non è un bel lavoro,anzi nella maggior parte dei casi è proprio un lavoro sporco(sapete,molte volte noi banchieri copriamo conti illegali,ecc.).
Sono divorziato da 3 anni e non me ne pento.Sono ricco,schifosamente ricco,ma la maggior parte di quei soldi sono sporchi.Vivo come un re solo perché non ho mai fatto passi falsi.
Dopo unaltra giornata d'intenso lavoro,torno a casa.Oggi c'è stato un cliente di nome Fedro.Mi sono subito del passato,e adesso guardo di nuovo la foto di fine quarta sul mio comodino,e mi sento tornare giovane,quando avevo paura di fallire negli studi,quando avevo paura di essere negato nello sport,ma ora tutto questo fa parte del passato.
Eh si,,la scuola,un bel posto pieno di belle ragazze(non che io sia stato sempre un asso in queste cose)e di amici,quelli che non avrò mai più,anche se alle medie ne avevo tanti.
Molto tempo fa tutte le cose che facevo erano divertenti,non ero mai serio,con nessuno,mentre adesso sono rigido come un baccalà.
Mi ricordo ancora i miei amici,tra cui spiccavano Fedro,Tomàs ed il Samuel.Bei tempi quelli,quando ogni giorno per me era uno dei tanti giorni dove si doveva ridere e scherzare.
E poi guardando il mio diploma,penso come io non abbia mai preso la via scientifica,non coronando mai i miei sogni,cioé di finire il politecnico di Zurigo e diventare un grande scienziato,che sia conosciuto nel mondo per qualcosa.
Beh,forse non é proprio la vita che speravo ma ormai non si torna più indietro.

martedì 31 agosto 2010

Scrivere per me...

Visto che la magior parte del tempo scrivo a scuola,per me serve soprattuto per non rimanere indietro,non essere sgridato,prendere appunti e soprattuto finire bene l'espe(se ce la faccio).
Se invece si intende scrivere personalmente,non ho mai provato a scrivere quello che provo s'un foglio di carta,non mi sembra una cosa molto sensata,visto che un foglio di carta non ha un cervello,non ha emozioni e quindi non può capire quello che provi.In più è solo un ripetersi di pensieri in testa.
Per quanto riguarda scrivere dei libri,dei testi,solo per svago,l'ho fatto solo una volta e non è che io sia così bravo.
In definitiva scrivere per me è una delle cose che faccio a scuola,niente di più.